Un seno piccolo può essere aumentato con un intervento di “mastoplastica additiva”. L’intervento consiste nell’inserire dietro la ghiandola mammaria o dietro il muscolo pettorale una protesi. La scelta della tecnica è condizionata dalla qualità della pelle, dal volume della ghiandola mammaria, dalla forma del seno.
La scelta della protesi è dettata dalla ampiezza del torace, dalla qualità della cute e dalla proiezione che si vuole ottenere.
La protesi può essere introdotta attraverso una incisione fatta nella piega sottomammaria, attorno all’areola o sotto l’ascella. Le cicatrici sono poco visibili e possono eventualmente essere revisionate o camuffate con un tatuaggio se troppo evidenti.
Se le areole sono troppo grandi o i capezzoli troppo pronunciati o introflessi si possono correggere nello stesso tempo.
Se il seno è rilassato si può sollevare ed aumentare con un unico intervento.
E’ consigliabile fare questo intervento dopo i 18 anni, dopo una gravidanza, un anno dopo la fine dell’allattamento.
L’intervento può essere fatto in anestesia locale e sedazione o in anestesia generale con un giorno di ricovero.
Dopo l’intervento sarà necessario portare un reggiseno compressivo e modellante per 15 giorni e non esporsi direttamente al sole per un mese.