E’ consigliabile non fare un rimodellamento chirurgico del naso prima del completo sviluppo osseo e cioè 16-18 anni tranne nei casi in cui vi sia un importante disturbo respiratorio.
Si può intervenire sul naso in caso di:
- Gibbo.
- Naso storto per deviazione del setto o della piramide nasale.
- Naso lungo, largo, insellato.
- Punta grossa, cadente, larga.
- Narici larghe.
- Columella sporgente, retratta, storta.
L’intervento si può eseguire in anestesia locale con sedazione e la correzione deve avere come finalità l’armonizzazione dei tratti del volto senza stravolgere la fisionomia.
Non residuano cicatrici visibili poiché le incisioni vengono fatte all’interno del naso e, in quei casi in cui sia necessario incidere sulla pelle (allungamento della columella, correzione delle narici larghe, rinoplastica open) si cerca di far cadere le cicatrici lungo le pieghe naturali o usare tecniche particolari per evitare una cattiva cicatrizzazione.
Il postoperatorio richiede 2 settimane sia per i cerotti ed il modellatore da portare sul naso sia per le ecchimosi (blu) e il gonfiore che possono perdurare a volte più a lungo.
- Prima dell’Intervento
- Dopo l’Intervento (1)
- Dopo l’Intervento (2)
- Dopo l’Intervento
- Dopo l’Intervento (1)
- Dopo l’Intervento (2)
Obiettivo
Settoplastica, Rinosettoplastica.
Correggere i difetti del naso e migliorare la respirazione.
Risultati
La Rinoplastica è un intervento chirurgico il cui proposito è quello di migliorare l’aspetto estetico del naso e quindi del volto, quindi correggere i difetti del naso, in maniera armoniosa, senza stravolgere la fisionomia e rispettando pienamente le proporzioni del viso. Il rimodellamento del profilo avviene “su misura”, dopo un attento studio dei parametri e dell’armonia facciale.
Il miglioramento si ottiene mediante la riduzione ed il rimodellamento dello scheletro cartilagineo ed osseo, intervenendo dall’interno delle narici, senza lasciare cicatrici visibili. L’intervento non comporta più oggi un post operatorio lungo e traumatico: la moderna rinoplastica è, senza alcun dubbio, meno invasiva, tanto da realizzarsi in assenza di sanguinamento e da consentire un veloce ritorno alla vita sociale (gli edemi e le ecchimosi saranno appena visibili e si riassorbiranno nell’arco di un paio di settimane).
Il risultato è permanente. L’obiettivo della Rinoplastica, non è comunque solo estetico: spesso si interviene anche per un motivo “funzionale”, per ripristinare cioè la corretta respirazione, od eliminare il “russare”, come avviene con la “settoplastica” (in caso di deviazione del setto nasale), o con la rinoplastica ricostruttiva (in caso di traumi). Il rimodellamento chirurgico del naso, per fini estetici, può essere realizzato dopo i 15/16 anni di età, al termine dello sviluppo osseo.
La Rinoplastica è uno degli interventi più discussi, in quanto spesso le aspettative del paziente difficilmente combaciano che le possibilità di correzione consentite dalla struttura del naso, nel rispetto delle corrette funzioni respiratorie e delle corrette proporzioni del viso. Riceviamo quotidianamente richieste di Rinoplastiche Secondarie, cioè interventi su nasi già operati.
Per questa ragione, abbiamo deciso di limitare ogni rischio di insoddisfazione, separando l’area della Rinoplastica dalle altre specialità. E’ necessaria una buona esperienza per effettuare, con sicurezza, interventi di rinoplastica di tutte le complessità, sia semplici correzioni/rimodellamenti della punta, che Rinoplastiche di nasi “vergini” o Rinoplastiche Secondarie. Anche il percorso di medicazione è personalizzato per ogni singolo paziente.
Quando operarsi
- Quando si ha la punta del naso carnosa
- Quando si ha la punta del naso larga
- Quando si ha la punta del naso cadente o prominente
- Quando si ha il naso grosso
- Quando si hanno le narici larghe
- Quando si ha una gobba (sia cartilaginea, che ossea) sul naso (naso gibboso)
- Quando il setto nasale è deviato
- Quando la columella è deviata
- Quando la columella è procedente
- Quando la columella è retratta ed il labbro superiore è corto.
Il rimodellamento chirurgico del naso, per fini estetici, può essere realizzato dopo i 15/16 anni di età, al termine dello sviluppo osseo.
Quanto dura l’intervento
L’intervento avviene in anestesia locale, associata a sedazione cosciente, e dura da un minimo di 20 minuti sino a 1 ora e mezza; la permanenza in clinica è indicativamente di 6 ore (in day ospital).
Tecniche chirurgiche
Esistono diverse tecniche chirurgiche per ottenere l’effetto desiderato, è quindi fondamentale che il paziente esprima chiaramente cosa desidera modificare, in modo che, dopo averne discusso con il chirurgo, possa scegliere assieme a lui la tecnica più appropriata per il caso specifico. L’intervento è molto meno doloroso che in passato.
La rinoplastica non lascia cicatrici visibili, perché nella maggior parte dei casi le incisioni vengono effettuate all’interno del naso. E’ necessario ricorrere a piccole e praticamente invisibili cicatrici esterne solo nel caso di rimodellamento delle narici o se si effettua una rinoplastica aperta.
La rinoplastica aperta, sebbene più complessa tecnicamente, consente un livello di precisione molto più alto, poiché, di fatto, le strutture nasali possono essere modificate sotto controllo visivo. La scelta tra rinoplastica tradizionale chiusa e rinoplastica aperta dipende sia dalle preferenze del chirurgo che dal tipo di correzione che si desidera effettuare.
Il rimodellamento del profilo avviene “su misura”, dopo un attento studio dei parametri e dell’armonia facciale. Il miglioramento si ottiene mediante la riduzione ed il rimodellamento dello scheletro cartilagineo ed osseo, intervenendo dall’interno delle narici, senza lasciare cicatrici visibili.
DOVE SI PRATICANO LE INCISIONI
Nella maggior parte dei casi, le incisioni vengono effettuate all’interno del naso, e quindi sono invisibili dall’esterno. In alcuni casi, può essere necessaria una piccola incisione nella striscia di pelle, che separa le narici detta columella. la cicatrice risulterà quasi invisibile dopo poco tempo.
Questa tecnica (Open Rhinoplasty) è la metodica più aggiornata di intervento al naso; in taluni soggetti, determina però un maggior gonfiore, seppur limitato ai primi 2/3 giorni, del naso, viene quindi utilizzata soprattutto per casistiche di punta larga, naso “a patata”, asimmetrie della punta, rinoplastiche secondarie).
NASO GIBBOSO
La presenza dell’inestetica “gobba” (che può essere cartilaginea, o osseo/cartilaginea) è la responsabile del profilo aquilino. Per rimodellare armoniosamente il naso, si incide tra la cartilagine alare e la cartilagine triangolare, si pratica lo scollamento del dorso e si asporta l’eccesso di cartilagine e gli eventuali spigoli ossei.
DIFETTI ALLA PUNTA
Se la punta del naso è larga o prominente, si asporta o recide una porzione di cartilagine alare. Le tecniche più aggiornate prevedono l’uso della rinoplastica aperta e la stabilizzazione delle cartilagini con piccoli punti riassorbibili. Questi metodi sono particolarmente efficaci nel trattamento delle punte larghe e bulbose. In alcuni casi, è possibile intervenire sulla punta, senza modificare il resto del naso. Se carnosa, si asporta il grasso in eccesso.
NARICI LARGHE
L’ipertrofia viene corretta asportando un cuneo cartilagineo-cutaneo alla base della cartilagine alare.
COLUMELLA PROCIDENTE O DEVIATA
Se l’angolo che rifinisce il naso è procedente, si asporta un segmento del setto membranoso; se deviato, si restringe la cavità narinale attraverso una Z-plastica eseguita alla base della columella.
DEVIAZIONE DEL SETTO
Se ci sono dei problemi respiratori causati da deviazioni del setto nasale, o aumento delle dimensioni dei turbinati, si procede alla Settoplastica e/o alla Turbinectomia (asportazione o riduzione dei turbinati): la Settoplastica consiste nel riposizionamento del setto cartilagineo ed osseo, e, se necessario, nella parziale escissione delle parti deviate.
Procedura
La Rinoplastica è uno degli interventi più discussi, in quanto spesso le aspettative del paziente difficilmente combaciano che le possibilità di correzione consentite dalla struttura del naso, nel rispetto delle corrette funzioni respiratorie e delle corrette proporzioni del viso.
Riceviamo quotidianamente richieste di Rinoplastiche Secondarie, cioè interventi su nasi già operati. “
Le principali tecniche utilizzate sono:
RINOPLASTICA APERTA
La Rinoplastica aperta si esegue come una variante della rinoplastica chiusa, incidendo la cute della columella alla base del naso, ed esponendo tanto le cartilagini della punta quanto il dorso del naso.
Nel caso sia necessario eseguire una Settoplastica l’accesso al setto viene eseguito per “via dorsale” anzichè attraverso l’incisione al bordo inferiore.
La completa esposizione delle cartilagini della punta ne consente la visualizzazione senza distorsioni (problema presente in tutte le tecniche “chiuse”) ed il rimodellamento con grande precisione.
L’esposizione delle cartilagini è l’unica tecnica che consenta il loro rimodellamento non distruttivo, e cioè la modifica della punta del naso in assenza di resezione di parti delle cartilagini stesse (il che, almeno in teoria, dovrebbe rendere reversibili le modifiche eseguite e permette sicuramente al chirurgo, durante l’intervento, di provare più di una modifica ed essere certo di ottenere il risultato desiderato).
La Settoplastica viene eseguita in maniera più agevole con la tecnica aperta, ed anche il sanguinamento è ridotto. Si tratta, inoltre, della tecnica specificamente indicata per le Rinoplastiche “minime”, in cui si cerca di eliminare i singoli difetti senza alterare l’aspetto generale del naso e del viso.
RINOPLASTICA CHIUSA
Attraverso piccole incisioni effettuate all’interno del naso, è possibile rimodellare la componente ossea e cartilaginea dello scheletro nasale.
Le tecniche che si impiegano variano da paziente a paziente, in base al risultato che si desidera ottenere: con ogni probabilità, tuttavia, verranno effettuate delle fratture alla base delle ossa nasali per rendere il naso più stretto, il dorso verrà leggermente abbassato ed il setto nasale accorciato.
E’ anche possibile che alcune parti del naso debbano essere aumentate di dimensioni, ed in questo caso sarà necessario utilizzare della cartilagine che viene prelevata possibilmente dal setto nasale.
La punta del naso, il cui scheletro è esclusivamente cartilagineo, viene modificata tramite il rimodellamento delle relative cartilagini. Al termine, la pelle si riassesta spontaneamente sul nuovo scheletro, determinando l’aspetto finale dell’intervento.
RINOPLASTICA NON DISTRUTTIVA
Con il termine di Rinoplastica non distruttiva si definisce il rimodellamento della punta nasale effettuato principalmente per mezzo di suture, con l’esclusione dei sistemi tradizionali che prevedono manovre come la resezione di parte delle cartilagini, la loro interruzione oppure l’indebolimento di alcuni segmenti.
La Rinoplastica non distruttiva trova particolare indicazione nelle correzioni più delicate della forma della punta nasale, o quando questa sia l’unica parte del naso su cui si desideri intervenire.
Periodo di guarigione
Subito dopo l’intervento, saranno applicati dei tamponi occlusivi all’interno delle narici, che vengono normalmente rimossi dopo 24/48 ore alla prima medicazione. I tamponi consentono di respirare agevolmente. Gonfiore ed ematomi possono permanere per 7-10 giorni.
In rari casi (soprattutto, per chi si è sottoposto a Settoplastica), si potrà applicare un piccolo gesso protettivo, che andrà mantenuto sul dorso del naso per 10 giorni. È possibile tornare alle attività lavorative dopo 3-7 giorni.
Quanto costa
Ogni procedura ha un prezzo determinato dalle caratteristiche fisiche individuali, dalla complessità e dai tempi operatori; in generale, il costo complessivo (sala operatoria, anestesista, onorario chirurgo, compensi staff medico e paramedico, presidi medici, materiali, varie e diverse, compresa i.v.a. ove applicabile) da mettere in preventivo per una Rinoplastica, a seconda della necessità di correzione del setto, oscilla tra € 4.500 e € 6.500.
Semplici correzioni della punta costano invece tra € 2.500 e € 4.000.